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La collezionista di storie d’amore, Fiona Valpy

      • ASIN ‏ : ‎ B09VD31Z44
      • Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori (4 aprile 2022)
      • Lingua ‏ : ‎ Italiano
      • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 346 pagine

    Trama

    Autrice del bestseller La custode dei profumi perduti
    Oltre due milioni di copie vendute
    Marocco, 1941. Josie ha raggiunto Casablanca insieme alla famiglia in fuga dalla Francia, ormai stremata dall’occupazione nazista. Ha solo dodici anni ma ha già imparato a sue spese quanto la vita possa essere dura. Per questo il sole abbagliante, i colori e i profumi della nuova casa la riempiono di meraviglia. I problemi sembrano lontanissimi e Josie è stregata dalla bellezza travolgente del posto. Ma presto arriva una nave diretta in America, sulla quale i suoi genitori sono riusciti ad assicurarsi un passaggio sicuro.
    2011. Zoe mette per la prima volta piede a Casablanca. Il suo matrimonio sta naufragando, ha una bambina di cui prendersi cura e una nuova vita da progettare in una città in cui non conosce nessuno. Proprio mentre comincia a domandarsi se riuscirà mai a sentirsi a casa in un luogo così remoto e misterioso, sarà il ritrovamento di un diario, nascosto sotto le assi del pavimento della stanza della figlia, a mostrarle Casablanca sotto una nuova luce.
    Attraverso le parole della giovanissima Josie, che ammirava lo stesso panorama sull’Oceano Atlantico, Zoe capirà che se vuole davvero una seconda occasione per essere felice, dovrà osservare il mondo con lo sguardo della purezza e della spontaneità che ha paura di aver perduto…

Recensione

Lo sai cos’è un quilt? La conosci la ricetta dei Ghoribas? Lo sai come si chiamano gli abitanti di Casablanca? … Ma soprattutto sai come possa essere stata la vita a Casablanca al tempo della seconda guerra mondiale, più precisamente nel 1941?

Zoe è una giovane donna che si trasferisce a Casablanca con il marito Tom, per lavoro. E’ sola con sua figlia Grace tutto il giorno. Con Tom il rapporto è sempre più difficile. C’è un abisso ormai tra di loro e la difficioltà di dialogo, alimenta sempre di più questa lontananza.

E allora Zoe, inizierà a girare tra le vie minuscole di Casablanca, vivrà gli odori e i colori, conoscerà quello che un turista non potrà mai comprendere.

Ma non solo. Troverà un diario nella soffitta, datato proprio 1941, scritto da Josie, una francese per metà ebrea, che era scappata da Parigi e che abitava in quella casa, quasi sessant’anni prima.

E grazie al diario, Zoe conosce con gli occhi di una tredicenne, la bellezza delle semplici cose, come un gioco con la corda o il sapore di una torta, la bellezza della buona lettura di un libro, l’amore dei suoi genitori e i bisticci con sua sorella.

Ma non solo. Josie è stata fortunata a vivere in quel posto e con una buona situazione economica. Ma rimane sempre una rifugiata. Un’immigrata. la guerra non è poi così lontana. E la vivrà prima da lontano poi sempre più sulla propria pelle, scrivendolo sul suo diario.

Un romanzo così attuale, nonostante si riferica a periodi storici lontani. L’uomo commette troppo spesso crimini di guerra, con ciclicità. Sta all’uomo non commettere nuovamente gli errori del passato e come dice Churchill non bisogna lasciare che quei morti, siano morti invano.

Un romanzo dolce, delicato, visivo, interessante, coinvolgente. Sembra di vivere a Casablanca in entrambi i periodi raccontati, talmente è reale. Vissuto sia con gli occhi di Josie, con l’ammirazione e la curiosità di una bambina di 13 anni, sia con gli occhi di una donna come Zoe del 2010, con le difficoltà di inclusione, con la sensazione di solitudine.

Entrambe però hanno il fuoco ardente del coraggio e dell’altruismo. Entrambe sono legate da un filo sottile. Leggetelo per scoprire un finale sbalorditivo. Ma attenzione. Sarà tutto il romanzo stesso un viaggio meraviglioso, emozionante e delicato, come solo questa autrice ha potuto fare.

Piccola nota: molti dei personaggi presenti nel romanzo sono realmente esistiti.

Da leggere assolutamente

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